mercoledì 11 luglio 2012

Le fate di Cottingley


Cottingley- luglio 1917. Due ragazzine, Elsie Wright e Frances Griffiths, tornano a casa tutte bagnate. Ai rimproveri dei genitori rispondono, spiegando di essersi maldestramente sporte troppo presso un ruscello per osservare meglio le fate. Additate e trattate da bugiarde, chiedono in prestito la macchina fotografica del padre di Elsie per provare la loro sincerità. Tornano a casa con una foto che ritrae Elsie circondata dal 4 fate danzanti. Nel Settembre dello stesso anno fanno vedere un altro scatto ai genitori: soggetto dell'immagine, questa volta, è Frances in compagnia di uno gnomo. La madre di Elsie, teosofa, decide allora di presentare le foto alla Società Teosofica di cui fa parte. Le foto delle 2 bambine cominciano a circolare alimentando un dibattito che continua ad infuriare da parecchi decenni. Le foto arrivano anche sotto gli occhi di Conan Doyle (1852-1930), esponente del positivismo nonché padre creatore del celeberrimo Sherlock Holmes. Lo scrittore, attivo spiritista ed appassionato di fenomeni paranormali, sposa la causa delle due bambine dello Yorkshire e prende le loro difese. Egli pubblica dapprima 2 articoli per la rivista "Strand" ed, in seguito, un libro intitolato "The Coming of the Fairies", "La venuta delle Fate". Lo scritto, però, sarà edito in Italia solamente nel 1992 a cura di SugarCo. Nel 1920, intanto, le due bambine scattano altre 3 foto alle fate di Cottingley. Doyle replicò pubblicamente alle accuse che venivano mosse dagli esperti di fotografia alle foto scattate dalle due bambine, affermando: "L'obiezione che merita più attenzione è quella che si tratta di figurine accuratamente ritagliate e sospese con fili invisibili nella fotografia. Questa spiegazione è concepibile ma il peso della probabilità mi sembra ampiamente contro di essa. 1) Frances, la ragazza più giovane, ha scritto nel 1917 che Cottingley era un bel posto per le sue farfalle e per le sue fate. Questa lettera venne spedita ad una sua amica in Sud Africa e non venne scoperta prima del 1923. Per quale possibile ragione una bambina di 10 anni avrebbe dovuto esprimersi in questo modo se avesse saputo che si trattava di un inganno? 2) Se le figure fossero state ritagliate le stesse figure o simili dovrebbero esistere su qualche libro o giornale. Ma non sono state trovate. 3) C'è una grande differenza nella solidità tra le figure del 1920 e quelle del 1917 che può essere spiegata con la diminuzione dei poteri medianici delle bambine, ma non si spiega con l'ipotesi di un falso. 4) Gli esperti hanno notato segni di movimento nelle figure." Recentemente le foto sono state esaminate attentamente e si ritiene che siano dei falsi: le bambine avrebbero semplicemente collocato sui prati di Cottingley delle fate di cartone che poi avrebbero fotografato. Piccola curiosità: le fate della foto del Luglio 1917 ricordano un disegno tratto da un libro per bambini del 1914 a cui aveva contribuito lo stesso Doyle, acceso sostenitore della veridicità del fatto. "The British Journal of Photography" ha intervistato, tra il 1982 ed il 1983, Elsie e Frances. The British Journal of Photography" ha intervistato, tra il 1982 ed il 1983, Elsie e Frances. Elsie afferma che si trattava solo di uno scherzo sostenuto per anni per non infangare la figura della madre, teosofa, e quella di Doyle. Frances, invece, dice che le prime 4 fotografie sono dei falsi ma che la quinta è una "vera fotografia di vere fate". Frances crede nelle fate e conferma di averle incontrate. Aggiunge che nessuno avrebbe creduto alla loro esistenza se, attraverso le prime quattro fotografie, non avessero corredato di PROVE FALSE una STORIA VERA. In ogni modo…. Sta a voi crederci o meno osservando attentamente le foto che troverete nella nostra "galleria immagini".

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti sono sempre graditi. E' bene ricordare però che i commenti offensivi o irrispettosi verranno immediatamente cancellati.
Grazie.