mercoledì 11 luglio 2012

Gli alberi delle fate


Se vi capita di passeggiare di notte in un bosco, passando accanto ad un albero potrebbe accadervi di trovarvi le braccia piene di lividi provocati dai tremendi pizzicotti delle piccole dita di una fata. Esistono, infatti, alcuni alberi che sono dimora di comunità fatate e che i piccoli esseri difendono strenuamente. Essi sono:  

LA BETULLA 

La betulla è abitata da uno spirito detto "mano bianca". Se "la mano bianca" si poggia sulla testa di un passante, vi lascia impresso un segno bianco che provoca disturbi psichici (pazzia, ad esempio). Se invece la "mano" si poggia sul cuore, il contatto sarà mortale.

IL FRASSINO

Il frassino è stato sempre conosciuto per i suoi legami col mondo magico. Le bacchette dei druidi venivano, infatti, spesso ricavate dai rami di tale albero. Nell'antichità i bambini malaticci venivano fatti passare attraverso un albero di frassino spaccato in due. Poi le due parti dell'albero venivano ricongiunte tramite delle fasce. Solo qualora il frassino avesse ripreso a crescere rigoglioso, il bambino si sarebbe rimesso. 

IL NOCCIUOLO 

Nella tradizione celtica il nocciuolo era l'albero della sapienza. Ancora oggi i suoi frutti, in Inghilterra, vengono considerati simbolo di fertilità. 

IL SALICE

Si narra che i salici, durante la notte, tolgano le radici dalla terra e vaghino per i boschi, borbottando alle spalle dei viaggiatori imprudenti. 

IL SAMBUCO 

Il sambuco in realtà è una strega sottoforma di pianta, motivo per il quale prima di abbattere tale albero ci si dovrebbe pensare due volte. Bruciare i rami di sambuco significa attirare su di sé una disgrazia, poiché i rami portano il diavolo in casa. Bisogna stare attenti a non mettere i bambini nelle culle fatte di legno di sambuco: le fate prenderebbero di mira il bambino riempiendolo di pizzicotti. 

IL SORBO SELVATICO

-"Sorbo selvatico e filo rosso fan correre le streghe a più non posso"-
Questo albero tiene lontane le forze del male. Un tempo molti oggetti venivano costruiti col suo legno proprio per tenere lontane le streghe e le fate maligne. Solo con le fruste di sorbo selvatico si possono domare i cavalli imbizzarriti. I druidi utilizzavano il sorbo selvatico per accendere il fuoco ed invocare gli spiriti della natura, che venivano obbligati a rispondere alle domande sparpagliando bacche di sorbo sulle pelli di tori scuoiati.

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