Se vi capita di passeggiare di notte in un bosco, passando accanto
ad un albero potrebbe accadervi di trovarvi le braccia piene di lividi
provocati dai tremendi pizzicotti delle piccole dita di una fata. Esistono,
infatti, alcuni alberi che sono dimora di comunità fatate e che i piccoli
esseri difendono strenuamente. Essi sono:
LA BETULLA
La betulla è abitata da uno spirito detto "mano bianca".
Se "la mano bianca" si poggia sulla testa di un passante, vi lascia
impresso un segno bianco che provoca disturbi psichici (pazzia, ad esempio). Se
invece la "mano" si poggia sul cuore, il contatto sarà mortale.
IL FRASSINO
Il frassino è stato sempre conosciuto per i suoi legami col mondo
magico. Le bacchette dei druidi venivano, infatti, spesso ricavate dai rami di
tale albero. Nell'antichità i bambini malaticci venivano fatti passare
attraverso un albero di frassino spaccato in due. Poi le due parti dell'albero
venivano ricongiunte tramite delle fasce. Solo qualora il frassino avesse
ripreso a crescere rigoglioso, il bambino si sarebbe rimesso.
IL NOCCIUOLO
Nella tradizione celtica il nocciuolo era l'albero della sapienza.
Ancora oggi i suoi frutti, in Inghilterra, vengono considerati simbolo di
fertilità.
IL SALICE
Si narra che i salici, durante la notte, tolgano le radici dalla
terra e vaghino per i boschi, borbottando alle spalle dei viaggiatori
imprudenti.
IL SAMBUCO
Il sambuco in realtà è una strega sottoforma di pianta, motivo per
il quale prima di abbattere tale albero ci si dovrebbe pensare due volte.
Bruciare i rami di sambuco significa attirare su di sé una disgrazia, poiché i
rami portano il diavolo in casa. Bisogna stare attenti a non mettere i bambini
nelle culle fatte di legno di sambuco: le fate prenderebbero di mira il bambino
riempiendolo di pizzicotti.
IL SORBO SELVATICO
-"Sorbo selvatico e filo rosso fan correre le streghe a più
non posso"-
Questo albero tiene lontane le forze del male. Un tempo molti
oggetti venivano costruiti col suo legno proprio per tenere lontane le streghe
e le fate maligne. Solo con le fruste di sorbo selvatico si possono domare i
cavalli imbizzarriti. I druidi utilizzavano il sorbo selvatico per accendere il
fuoco ed invocare gli spiriti della natura, che venivano obbligati a rispondere
alle domande sparpagliando bacche di sorbo sulle pelli di tori scuoiati.
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